martedì 28 maggio 2013

ITALIANO VERO 2 | Chiara da Catania, architetto

Qual'é il colmo per un'architetto? Non voler fare progetti di vita! É con questa miserabile battuta alla Zelig che introduco il secondo protagonista di Italiano Vero, la rubrica del Blog di Mundo che vi conduce a braccetto come compari nel variegato mondo degli italiani residenti a Lisboa e, se quiser, in Portogallo; dopo Emanuele, marsalese che qui sta inseguendo il suo sogno di diventare attore, é la volta di Chiara, anch'essa siciliana di Catania, che a dir la veritá di progetti a longo prazo non ne aveva mai fatti; quello che l'ha condotta qui, alla fine degli anni '90, é stata inizialmente la semplice curiositá di una studentessa di architettura, desiderosa di vedere da vicino i predios revestidos á azulejos e le grandi opere di una Lisboa nel pieno del suo boom economico; una breve ma intensa vacanza, presagio di quello che il futuro le avrebbe riservato di lí a poco: un marito portoghese, due figlie portoghesi, uno studio di architettura tutto suo all'interno di un ex cantiere navale. Portoghese.




Aguzza la vista.

Con Chiara, che non conosco personalmente (e quindi ringrazio per la fiducia) ci siamo dati appuntamento su Facebook per una chat-intervista alla leggera; come tutte le catanesi doc, é una fimmina simpatica e cazzuta: ne é venuta fuori una conversa tanto semplice quanto esplicativa, talmente esplicativa che ho pensato di copiarla e incollarla (quasi) per intero cosí com'é venuta; dalle sue piccole frasi (e da tutti i miei piccoli pois) traspare tutto il fatalismo, la gioia, e a volte la nostalgia e il rammarico di chi ha lasciato il proprio sfondo per abbozzare sé stesso, ma che alla fine, col suo destino tra le mani, ha disegnato nitidamente il suo futuro.

Fine del preambolo romanzato, via alla conversa!





Chiara Sono architetto libero professionista, ho uno studio di progettazione con mio marito, che é portoghese... Chiariamo giá le cose come stanno!

Mundo Aahaha ok, d'altronde non siamo in un'agenzia matrimoniale! Te lo saresti immaginato quando sei arrivata qui? Che avresti sposato un portoghese e avresti lavorato con lui?

Chiara No, anche perché il mio percorso non é stato cosí lineare come sembra. Sono arrivata per la prima volta a Lisbona nel 1998, per l'Expo '98 come semplice turista, studentessa di architettura, affascinata dall'architettura portoghese e dalla loro laboriosità! All'epoca avevo... Aspetta... 23 anni. Un cucciolo! 


Il cucciolo arriva nel FUTURISTICO quartiere di
Parque das Nações  a Lisboa, realizzato APPOSTA per
ricevere la Expo 98E vi trova:

il ponte Vasco da Gama, il piú lungo d'Europa....

...La Torre Vasco da Gama....



.....Il Teleferico....


....La Estaçao de Oriente, progettata dal celebre architetto spagnolo Calatrava....

.....E i pasteis de nata.

Chiara Finita la vacanza me ne sono tornata a casuccia e con un bellissimo ricordo di Lisboa e della sua musica che in quel periodo era rappresentata dai Madredeus e dal film Lisbon Story di Wim Wenders....





Mundo Pois :)  All'epoca ancora non era cominciato il grande esodo eheheheh. È cambiato molto il Paese da allora? Secondo te. E se si, in meglio o in peggio?

Chiara Si, é cambiato molto, é cambiata molto Lisboa; c'é chi sostiene in peggio (i romantici) chi in meglio (i pragmatici) . Io penso di essere una pragmatica, e rispondo che si, chiaramente si sono perse delle caratteristiche "popolari" ma sicuramente si è guadagnato in qualitá di vita! Il grande esodo degli italiani, parlo degli studenti con l'Erasmus, ebbe inizio nel periodo della pantera nelle Universitá italiane e degli anni difficili di Mani Pulite che corrispondono all'inizio del Programma Erasmuspenso che siano 20 anni... Diciamo che io appartengo alla seconda generazione....; Italia, Spagna e Portogallo sono stati Paesi in cui gli studenti si sono installati con grande facilitá, per ragioni facili da immaginare.
Ho conosciuto Pedro mentre era lui studente Erasmus all'Universitá di ReggioCalabria, dove studiavo...

Mundo Aaaaaah e come é andata? Cioé, vi siete conosciuti, é nato l'amore e lí hai deciso di tornare a Lisboa per seguire Pedro?


E farvi assieme un tuffo nelle gelide acque dell'Atlantico?

Chiara Beh, anch'io dovevo scrivere la tesi, cosí ho usufruito del programma Erasmus per tornare a Lisboa; in quel periodo ho conosciuto meglio la cittá, il Paese, la cultura e ovviamente l'architettura portoghese, che godeva e gode di grande prestigio internazionale; quando ho terminato gli studi, entrambi siamo tornati a Catania dove é subito scattata la domanda "E ADESSO CHE FACCIAMO?, DOVE ANDIAMO?". La risposta é stata altrettanto ovvia: torniamo a Lisboa!!! Abbiamo pensato di farci un curriculum lavorando negli ottimi studi portoghesi e poi magari tornare in Italia; d'altronde avevo giá "assaggiato" i migliori studi della capitale lusa: Aires Mateus e João Luis Carrilho daGraça...; parliamo del biennio 2002-2003.

Mundo Pois; bello, sapevate entrambi cosa volevate, e vi siete mossi per questo.

Chiara Claro! Il curriculum ce lo siamo fatti sia lavorando negli studi, sia autonomamente, con concorsi vinti in Italia... Da allora siamo apparsi sempre tra le selezioni dei migliori giovani architetti italiani (UTET, GiArch, NewItalian Blood, Maxxi di Roma), ma di tornare in patria non se ne parla... Non c'é il clima....

Mundo Capisco cosa vuoi dire. É in quel periodo roseo che avete deciso di sposarvi?

Chiara No, nei nostri pensieri non c'era il matrimonio... Almeno in quel momento, poi succedono eventi nella vita che fanno riflettere e prendere tali decisioni! 

Mundo Pois... Quindi quando é arrivato il "salto"? Quando cioé avete deciso di aprire uno Studio tutto vostro?

Chiara Nel 2006...; quando ritenevamo di avere fatto delle belle esperienze, la remunerazione non poteva piú salire (dato lo stato delle cose nel nostro campo), quindi ci siamo buttati in quest'avventura! 

Mundo É stato difficile?

Chiara Si! difficile ma pieno di soddisfazioni, come puoi immaginare... Sai, quella sensazione che ti stai facendo da solo: non ci sono amici, non ci sono parentele! 

Questo é il nostro sito: TERNULLOMELO ARCHITECTS, e questa é la nostra pagina Facebook

Il nome dello Studio é ricavato dall'unione dei nostri cognomi, senza molta filosofia! Lo spazio é immenso, é vero, ma non é tutto il nostro! É una delle prime sale co-working di Lisboa! Tra l'altro uno dei nostri primi progetti; all'inizio organizzavamo anche eventi culturali li dentro (freespeach e il pechaKusha), adesso é un pó piú aborecido :D

Mundo Beh, ti senti fortunata? Pensi che Lisboa in qualche maniera abbia contribuito a questa "fortuna"? Voglio dire.... A Catania, pensi avresti potuto raggiungere tutto questo, senza amici parentele?





Chiara Non penso proprio... Non c'é la mentalitá di chiamare un architetto e se lo si chiama é solo per chiedergli un parere, ma poi in Italia sono tutti architetti. Purtroppo la crisi che sta attraversando l'Italia é culturale e non solo economica-finanziaria. Il berlusconismo e la volgaritá che impera sono l'aspetto evidente di tale decadenza. Mette una rabbia!!!!!

Mundo Pois, é quello che dico anch'io ai miei amici in Italia, spesso senza essere capito; Il Portogallo, nonostante la Troika, se la passa meglio di noi in quanto a vivacitá culturale, e di certo non vive il nostro stesso dedadentismo morale e sociale.
Quindi.... Cos'é che ti manca di casa?

Chiara TUTTOOOOO!!!!! Nonostante le critiche feroci che faccio al mio Paese, lo amo e mi manca tanto la nostra cultura! Dalla famiglia, alla cucina, ad alcuni programmi televisivi di satira... Cose che possiamo capire solo noi! Il clima piú stabile! Il mare caldo! Le notti in centro nella mia città!

Mundo Ahahaha si, il "mare caldo" manca pure a me! :)



<< Cara!!! Puoi buttare la pasta, che bolle!!! >>


Eppure.... C'é questa sensazione che NON si puó restare, che sei empurrado ad andartene.....

Chiara Si o rimani nel limbo...

Mundo Quindi, semplificando molto, estar aqui é lindissimo mas custa.....

Chiara É proprio cosí! Soprattuto quando penso alle mie figlie... Se torno in Sicilia loro potrebbero essere piú felici con la mia "grande" famiglia siciliana, ma poi penso che cosa gli offrono la città e il Paese. Lo Stato portoghese finora gli ha dato di piú di quello che in Italia si dá all'infanzia... Per non parlare la frustrazione che ci darebbe la condizione lavorativa! Insomma sintetizzando come hai detto tu, la vita qui é bella ma pesa (la lontananza) :P

Mundo Pois! Ogni quanto torni a Catania dai tuoi?

Chiara Sempre quando posso, per le feste comandate :D

Mundo E Pedro gosta de Catania? Immagino di si...

Chiara Oh si molto parla anche il dialetto siciliano :D Anzi si confonde perfettamente con un autoctono.... Poi lui, insomma, ha un percorso di vita molto complesso... Si sente portoghese ma non sa di dov'é... É nato a Boston negli USA, poi si é trasferito a Setubal, poi in Algarve, infine a Lisboa per frequentare l'universitá, tramite la quale é arrivato a Reggio Calabria, dove ci siamo conosciuti...

Mundo ....E qui torniamo al punto di partenza :)

Chiara Infatti! :)

Mundo Ok direi che ne é venuta fuori una bella fotografia; grazie Chiara!

Chiara Grazie a te; è stata bella questa conversa, ricordare tante scelte che oggi sembrano scontate....



E che invece, lo sappiamo, non lo sono affatto. Dalla dimensione del presente si guarda al passato, e si osserva il cammino fatto, senza riuscire a credere al caso. Scriveva lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón, in L'ombra del vento (2002): "In genere il destino si apposta dietro l'angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visita a domicilio. Bisogna andare a cercarlo".


Bom trabalho Chiara :)



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